ATA FORMAZIONE POSIZIONI ECONOMICHE

Formazione posizioni economiche ATA: in ritardo e in un periodo infelice, ma si parte

La FLC CGIL nota il grande apprezzamento della categoria di questo istituto contrattuale ma proprio per questo critica il gravissimo ritardo e il periodo in cui si avvia la formazione da parte dell’Amministrazione

In data 4 giugno 2025 si è svolta l’informativa sulla procedura di attribuzione delle posizioni economiche finalizzate alla valorizzazione professionale del personale A.T.A. in attuazione del Decreto Ministeriale 140 del 12 luglio 2024.
Speciale “Chiedilo a effelleci” il 5 giugno.

L’illustrazione dell’Amministrazione

Il Ministero ha comunicato che sono state predisposte due convenzioni, una con INDIRE per lo svolgimento dei corsi di formazione ed una con CINECA per lo svolgimento del test valutativo da svolgere al termine del corso di formazione.

Il corso, che ricordiamo sarà di 20 ore da svolgere in modalità asincrona, sarà svolto tra luglio e settembre e la prova finale si svolgerà 20 giorni dopo il termine del corso (presumibilmente nei primi giorni di ottobre).
I corsi che verteranno sugli argomenti previsti dal bando (5 ore di cornice introduttiva e 15 ore di approfondimento sulle tematiche previste per ciascun profilo) si svolgeranno sulla piattaforma futura, a cui si accederà tramite SPID.

La prova finale si svolgerà sulla piattaforma CINECA, nelle sedi già utilizzate per lo svolgimento delle prove dei vari concorsi scuola.

La nostra posizione

La FLC Cgil ha in primo luogo voluto evidenziare il grande apprezzamento che esprime la categoria per l’istituto contrattuale delle posizioni economiche.
Parlano, infatti, da soli i dati forniti dalla medesima Amministrazione: su 46.297 posizioni attribuibili al personale, ben 59.000 circa sono state le domande avanzate e 57.638 quelle accolte.
Pensiamo anche che riscuota grande consenso il fatto che le procedure non abbiano carattere selettivo e che le graduatorie abbiano una validità triennale.

Abbiamo inoltre avanzato due osservazioni critiche sulla proposta ministeriale.

La prima riguarda l’estremo ritardo con cui vengono avviati i corsi, quando si consideri che la materia è in questione da un anno e ben si poteva utilizzare questo tempo trascorso per far svolgere la formazione nel tempo del periodo lavorativo.

La seconda osservazione, connessa alla prima, riguarda specificamente il periodo dell’anno in cui si svolgerà la formazione: il periodo estivo, infatti, è particolarmente infelice, visto che è il momento in cui, da contratto, il personale ATA è in ferie o comunque preso da un sovraccarico di lavoro stante l’elevato numero di contratti precari con termine 30 giugno.

In ogni caso, è importante che i corsi vengano avviati sia pur in condizioni difficili perché i benefici contrattuali vengano finalmente acquisiti dalle persone che ne hanno diritto.

Abbiamo anche ribadito la necessità di effettuare le compensazioni tra i profili e tra le province in cui il numero dei posti a bando è superiore agli ammessi alla formazione.

Il Mim ha condiviso la necessità, come previsto dal bando, di effettuare le compensazioni a termine della formazione.