Precari:
ultime notizie su TFA,
concorsi, stabilizzazioni e altro
(salvo successivi ulteriori provvedimenti di rinvio o sospensione che dovessero insorgere causa emergenza sanitaria nazionale)
A seguito dell’emergenza
coronavirus, che ha determinato la sospensione
delle attività didattiche nelle università fino al prossimo 3 aprile e
forti limitazioni alla mobilità in tutto il territorio nazionale, il Ministro
dell’Università e della Ricerca, d’intesa con la
Ministra dell’Istruzione, ha firmato il nuovo
Decreto
Ministeriale 176 del 11 marzo 2020 relativo
all’avvio del V ciclo dei percorsi per il
conseguimento della
specializzazione per le attività di sostegno didattico
agli alunni con disabilità. Il provvedimento,
sollecitato dalla FLC CGIL, è stato
adottato per consentire lo svolgimento delle
prove preliminari secondo modalità e
tempistiche che ne garantiscano l’effettuazione regolare
e in condizioni di
sicurezza.
Leggi la notizia con le
nuove date dei test preselettivi e scarica
la nostra
guida al V ciclo del TFA sostegno. Disponibile
anche il
file con i bandi, i costi
e i posti disponibili ateneo per ateneo.
Novità anche per il personale ATA della scuola.
Il Ministero dell’Istruzione ha infatti
emanato la
nota ministeriale 5196 dell’11 marzo 2020 con la
quale invita gli Uffici Scolastici Regionali a pubblicare entro il 10 aprile i
bandi per i
concorsi per soli titoli 24
mesi per i profili professionali del
personale ATA dell’area A e B.
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la notizia.
Stabilizzazioni in bilico nella ricerca.
Lo scorso 10 marzo è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il
decreto
che introduce il così detto “spacchettamento” dell’ormai ex Miur in due
Ministeri. Avevamo
denunciato
e tentato di contrastare l’iniziativa grave e a dir poco singolare del
governo che nello stesso giorno in cui approvava il “milleproroghe”,
proponeva e approvava nella discussione al Senato sul decreto di
spacchettamento, un emendamento di esclusione del personale degli enti
pubblici di ricerca dalla nuova stabilizzazione.
La fase drammatica che vive il Paese ci ricorda ancora una volta l’importanza
della ricerca scientifica. Abbiamo dunque deciso di
scrivere su questo tema ai ministri vigilanti degli enti di ricerca e
alle commissioni parlamentari competenti.
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